
delle forze dell’ordine italiani, viene rilasciato dal tribunale dietro il pagamento di una cauzione da 50 milioni di lire. Ed è a questo punto che la storia inizia ad assumere i contorni del mistero. Subito dopo la scarcerazione, infatti, il padrino si rifugia in Brasile, dove incontra Tommaso Buscetta e Tano Badalementi, i due vecchi capi-mafia palermitani costretti alla latitanza dall’offensiva militare dei corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Successivamente, si sposta verso Santo Domingo, dove – con tutta probabilità – incontra un camorrista di Caserta
che lo informa del tradimento ordito dai suoi ex “colonnelli”: Mario Iovine, Enzo De Falco, Francesco "Sandokan" Schiavone and Francesco Bidognetti called "Lard 'and mezanotte. On May 20, 1988 Bardellino part again for Brazil, believing - wrongly - to be finished in the crosshairs of Interpol. On May 24, the boss phoned his partner, Rita, known Fuorigrotta shop, with whom he has three children: reassuring and tells her that he will try to contact you again two days later, on May 26. The new call, however, never comes. Antonio Bardellino disappears, swallowed into a black hole thousands of miles away from his homeland. What happens in those days, employees are of Justice to tell Basile: "Anthony was killed with three Bardellino mallet on the head, the corpse was buried in a hole dug in the beach Bujos, Brazil, and the murderer, who acted alone, was the boss - once his friend - Mario Iovine. There were sharp contrasts between Mario Iovine and Bardellino,
then there was a call "clarification" in which the boss of San Cipriano d'Aversa Iovine called in Brazil. Although fear of falling into the trap, Iovine traveled to Brazil, being accompanied by taxi to the villa provided by messagli Bardellino to Bujos.
outside the house, saw the car Bardellino Iovine, a color Oldsmobile verde che ben conosceva. Ebbe, allora, la certezza che Bardellino voleva tendergli una trappola. Si fece accompagnare dal tassista a una distanza di tre chilometri e, sul litorale, scavò una fossa. Poi, tornò nei pressi della villa, entrò per prendere la propria pistola calibro 38 ma non la trovò. Pensò che l’arma gli fosse stata rubata durante l’assenza dallo stesso Bardellino. Si armò allora di una mazza ed attese il rientro del rivale. Iovine tramortì Bardellino con un forte colpo alla nuca e lo finì con altre due mazzolate,
sfracellandogli il cranio. Poi riprese la propria pistola, che trovò addosso al cadavere di Bardellino, avvolse il corpo in un tappeto, prese i documenti e lo depose nel baule dell’auto di Bardellino. Andò a seppellire il cadavere nella buca. Intanto, a Casal di Principe gli uomini di Bardellino erano in attesa della telefonata con la quale il boss avrebbe dovuto comunicare la morte di Iovine. Arrivò, invece, a Francesco Schiavone e a Vincenzo De Falco la telefonata di Iovine che disse di aver ammazzato il rivale e che bisognava far fuori tutti i parenti e gli amici di Bardellino.
Rappresaglia che partì immediatamente e che culminò nell’eliminazione di Paride Salzillo, “figlioccio” di Bardellino». Le ultime tappe del mistero, prima della sentenza d’appello “Spartacus
1”, che ha messo la parola fine alla vicenda – almeno dal punto di vista giudiziario – riguardano Tommaso Buscetta the hearing before the Anti-Mafia Commission, November 17, 1992: responding to a question of the president, Luciano Violante, said the penitent: "I do not know, but I do not think Antonio
Bardellino is dead." A few months later, again before the Committee on Anti-Mafia General Cesare Pucci, former director of military intelligence, SISMI, prompted by a request of the socialist deputy Carlo D'Amato, said: "I think it should at first find
Bardellino , possibly alive. Frankly, we do not have elements to provide a comprehensive answer on his death: I reserve the right to do so in the future, should be in possession of more precise information. "
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